ALL’AUTORITA’
GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL
MERCATO
(Raccomandata n° 200992308246)
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO
(Dott.ssa Tiziana SICILIANO)
(Raccomandata n° 200992308235)
P.C.
Garante Privacy
Autorità Nazionale Anti Corruzione
1) Da fonte giornalistica, ‘Corriere della Sera’ del 25.6.25 ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/07/Corriere_250625.jpg ), si è appreso che il Garante della Concorrenza “ha irrogato a Novamont e alla sua controllata ENI una multa di oltre 32 milioni di euro per abuso di posizione dominante nel mercato delle bioplastiche utilizzate per le buste della spesa e per i sacchetti dell’ortofrutta”, mercato in cui “Novamont ha creato un sistema di accordi di esclusiva a due livelli che, di fatto, ha avvantaggiato la sua bioplastica compostabile, Mater-Bi, impedendo lo sviluppo di concorrenti”, stringendo inoltre “intese con la grande distribuzione”. Col risultato che ciò “ha precluso una sana concorrenza nei mercati nazionali”, oltre ad avere “un risvolto ambientale”, visto che “una sana concorrenza potrebbe far emergere bioplastiche alternative e più efficienti”. Al paragrafo 1 della segnalazione al Garante del 19.6.24 ( https://www.civitasdemocratica.it/2024/06/19/allantitrust-3/ ), che a sua volta faceva riferimento a quella inviata il 20.12.18, era stato posto il problema “se costituisse conflitto di interessi da parte della Dott.ssa Bastioli essere contemporaneamente Presidente di Terna, Presidente della commissione valutatrice del suddetto bando, nonché essere in possesso del brevetto Mater-Bi per i sacchetti biocompostabili”. Sulle avvenute “intese con la grande distribuzione”, può darne conferma la foto scattata al supermercato ‘Esselunga’ (allegato 1) da cui si evince che ai sensi del DL 91/2017, per ogni sacchetto biocompostabile utilizzato al supermercato, un centesimo di euro viene dato a Novamont per la licenza Mater-Bi. Sebbene il suddetto decreto sia del 2017, quindi Governo Gentiloni, è assai probabile che fosse stato ‘confezionato’ già dall’Esecutivo precedente, visto che la nomina di Catia Bastioli alla Presidenza di Terna è stata voluta da quello Renzi.
2) Durante l’ultimo Forum delle bioplastiche compostabili del Biorepack, tenutosi il 19.6.25 a Roma ( https://youtu.be/97ffl4gdeNI?si=dHiXjHhWypuSUp7l ), è stato rimarcato come la concorrenza sleale sui sacchetti biocompostabili venga anche dai paesi dell’est, in primis dalla Cina. In tema, si informa su quanto esposto all’Autorità Giudiziaria nel 2022 e postato ( https://www.civitasdemocratica.it/2022/01/31/alla-procura-di-firenze/#9 ): “L’articolo de ‘L’Espresso’ del 9.1.22 dal titolo ‘Le scatole cinesi del lusso‘, che cita l’inchiesta di cui è titolare il Dott. Tescaroli, rafforzano quanto depositato questa estate a Prato ( https://www.civitasdemocratica.it/2021/07/15/alla-procura-di-prato/ ), cioè che questo alleggerimento nei controlli del distretto del tessile è un probabile sotterraneo accordo avvenuto nell’estate del 2014 con le autorità cinesi per la vendita del 35% di Cdp Reti (di cui Terna fa parte) a State Grid of China. In quanto asset strategico, di questo ne è stato informato il Copasir”. Si tenga inoltre conto di quanto trasmesso dalla puntata ‘Report’ dell’8.12.24 intitolata ‘Il sogno di plastica’ ( https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Il-sogno-di-plastica-37a10554-0a9b-4db9-8c97-c8ad9fb47b32.html ), quest’ultima informazione depositata in Procura a Firenze il 20.12.24 (allegato 2): “Si è poi tramutato in un thriller industriale con il coinvolgimento anche dei servizi segreti. Ora Bio-On è stata un’azienda che è stata giudicata strategica per il Paese, l’ha giudicata così il governo Conte, poi il Draghi e poi quello Meloni, ipotizzando anche l’intervento del golden power, cioè di quei poteri speciali che evitano che un paese straniero possa mettere le mani su un’azienda strategica per il paese. Alla luce di queste considerazioni forse meritava un’attenzione maggiore quell’intercettazione nella quale emerge che il padre di Gabriele Grego, colui che con il video ha distrutto Bio-On, ha dichiarato di lavorare negli interessi del governo israeliano. Non vogliamo alimentare complotti, per carità, adesso la legge farà il suo corso. In primo grado gli amministratori di Bio-On sono stati condannati per la manipolazione del mercato, tuttavia nelle indagini erano emersi anche degli interessi riguardanti alcuni manager dell’azienda che è competitor della Bio-on, era la Novamont oggi diventata Eni. Rimangono gli atti imbarazzanti, le intercettazioni del commercialista Salom con gli altri membri della Novamont tuttavia gli investigatori hanno ritenuto che non fossero importanti. Mentre è vero quello che dice Astorri di essere stato convocato dai servizi segreti, questo è il documento che lo prova dall’Aisi c’era stato questo interessamento perché i servizi avevano detto ad Astorri se vede delle criticità che ruotano intorno alla sua azienda ci avverta. Li ha avvertiti ma non è successo nulla”. “Novamont oggi diventata Eni”, con “Catia Bastioli amministratore delegato di Novamont”. Se questi elementi abbiano influenzato o meno il bando ‘Next Energy’ tale da far sì che la Presidente della Commissione valutatrice non si sia presentata, come previsto, il 24.1.20 a danno del Sottoscritto, non è ancora dato sapere, tuttavia il giudizio del Garante “Si comunica che nella riunione del 12 giugno 2019 l’Autorità ha esaminato la segnalazione in oggetto, disponendone l’archiviazione”, anche alla luce di quanto elencato sopra, potrebbe essere rivisto. Alla luce anche del fatto che ad inizio 2019 si venne a sapere che la casella amaducci@dada.it era stata hackerata, procedimento su cui la Procura di Firenze non è riuscita a scoprire da chi.
3) Recenti vicende di cronaca nera hanno visto la Procura di Firenze e Prato agire in quello che viene denominato il distretto del tessile, in cui Alia Spa gestisce in ambedue i comuni il servizio di raccolta dei rifiuti. Al paragrafo 3 della segnalazione al Garante di giugno 2024 si era posto il problema su come fossero “Premianti, per Firenze, soprattutto i dati relativi all’elevata percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”. A conferma dei dubbi, si fornisce link in cui è possibile visualizzare come i nuovi cassonetti della suddetta partecipata fiorentina siano apribili senza chiavetta ( https://www.civitasdemocratica.it/2025/02/12/aliops/ ). Si aggiunge quanto scritto in un post di marzo scorso ( https://www.civitasdemocratica.it/2025/03/10/salvagente-firenze/ ): “se si vuole affrontare il problema ancora più a monte delle casse d’espansione, senza una capillare gestione dei rifiuti… se questi finiscono in mare esso poi si surriscalda con conseguenti bombe d’acqua”. Pertanto si pone all’Antitrust se ciò, oltre a costituire un potenziale danno ambientale, possa essere configurato come pubblicità ingannevole, perché il sospetto è che l’utente ogni volta che apre il contenitore con la chiavetta pensi si inneschi un meccanismo di tariffazione puntuale.
4) Nell’auspicata collaborazione tra Procura pratese e milanese dal momento che, come riporta ‘il Fatto Quotidiano’ del 12.8.25, “in Toscana è attiva la caccia a Jang Bobo, riferimento dello spaccio tra Prato e Milano” ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/08/il_Fatto_Quotidiano_120825_p9.jpg ), sorprende comunque il ritardo con cui il Procuratore del capoluogo toscano ammette nell’intervista rilasciata a ‘la Repubblica-Firenze’ il 14.8.25, come il fenomeno cinese sia “sicuramente allarmante” ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/08/la_Repubblica_FI_140824.jpg ). A quest’ultimo, in una recente integrazione (allegato 3) è stato ricordato come, per esperienza diretta, quella fosse una zona franca già dal 2009. Sul riciclaggio, in un post/email del 30.1.17 ( https://www.civitasdemocratica.it/2017/01/30/rivoluzione-riciclista/ ), con destinatari tutti i consiglieri regionali, inclusi l’ex consigliere Giani (attuale Presidente) e Bugetti (futura Sindaca di Prato, recentemente dimessasi), era stata avanzata l’idea di “costruire una banca dati per il monitoraggio sui flussi finanziari, partendo proprio dall’anomala apertura di così tanti esercizi nel centro fiorentino”. Nessun riscontro.
5) Sempre il Procuratore Spiezia ha recentemente aperto un fascicolo conoscitivo (si presume mod. 45) sui lavori dell’ex Teatro Comunale fiorentino. In tema, in un post/email del 2012 si scriveva quanto segue: “Adesso c’è il paradosso che, oltre a mancare la macchina scenica, la Regione ha dovuto metterci circa 20 milioni, in attesa che il Governo faccia la sua parte (10 milioni se bastano), con la speranza che, affinché l’intera opera finanziaria risulti in pareggio, il Comune riesca a vendere il vecchio Comunale per una cifra pari a 30 milioni circa” ( https://www.civitasdemocratica.it/2012/10/24/postdemocrazia-dipende-da-noi-o-da-voi/ ). Al di là degli aspetti paesaggistici emersi oggi, giova ricordare che quell’immobile ha visto il coinvolgimento di CDP a cui fu venduto dal Comune per una cifra intorno ai 23 milioni di euro a dicembre 2013 dopo alcune aste andate deserte, per un importo “circa la metà del valore stimato” (‘Corriere Fiorentino’, 28.8.25) e, riporta ‘la Repubblica-Firenze’ del 2.12.17 ( https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/12/02/ex-comunale-nikila-esce-di-scena-cassa-depositi-riprendeFirenze07.html ), l’immobile fu poi acquistato nel 2015 da Nikila Invest “che appartiene all’ex socio di Tiziano Renzi, il manager Luigi D’Agostino”; in seguito CDP lo “riprende”, per infine rivenderlo nel 2020 ad Hines, società che ha visto il costruttore Catella tra i suoi collaboratori, quest’ultimo sponsor delle cene elettorali nel 2014 di Matteo Renzi, argomento su cui ‘il Fatto Quotidiano’ del 21.8.25 titola ‘Il PD renziano si attovagliava a casa Coima’ ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/08/il_Fatto_Quotidiano_210825_p6.jpg ).
6) L’anno 2014 è stato anche quello in cui il direttore generale CDP, lì dal 2010 ( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Matteo_Del_Fante ), è passato a ruoli apicali in Terna al quale, invano, come ricostruito in un post del 2016 ( https://www.civitasdemocratica.it/2016/09/19/mestambiente/ ), si era tentato a ‘Festambiente’ di “chiedere il senso della vendita del 35% di CDP reti ai cinesi”, passaggio avvenuto proprio in quel periodo. Vendita che oltre a porre problematiche energetico-ambientali dovrebbe sollevarne anche in ambito di tutela della privacy sia a livello nazionale che europeo.
7) In ambito PD, non si nasconde di aver inoltrato nel 2017 presso il Tribunale civile di Firenze ricorso per mancata partecipazione alle primarie segreteria del 2013 ( https://www.civitasdemocratica.it/2017/04/14/ricorso-primarie-segreteria-pd/ ), vicenda conclusasi con esito sfavorevole a chi scrive ( https://www.civitasdemocratica.it/documents/garanti_pd/Sentenza_Amaducci-PD_270219.pdf ). Tra gli allegati del ricorso fu incluso anche esposto del 2015 ai Garanti del suddetto partito ( https://www.civitasdemocratica.it/2015/06/05/ai-garanti-del-pd/ ) in cui si chiedeva espressamente, senza mai avere alcun riscontro, di accertare “entro breve l’incompatibilità degli iscritti al PD ed iscritti alla massoneria”.
8) Le dichiarazioni del Sindaco di Milano (“Per far quadrare i bilanci, stiamo rischiando il fondo del barile”) riportate da ‘il Fatto Quotidiano’ il 27.8.25 in merito alle vendite di beni comunali ai privati ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/08/il_Fatto_Quotidiano_270825.jpg ), le aste deserte per favorire i ribassi, quindi i bassi oneri di urbanizzazione, trovano similitudine con la vicenda fiorentina; legame anche evidenziato in qualche passaggio del sopracitato post/email di marzo scorso, messo sia in copia email alla Dott.ssa Petruzzella della Procura meneghina nonché depositato in Procura a Firenze il 6.6.25 (allegato 3), riguardo ad esempio il “complesso alberghiero che vede assegnataria ‘Scarpuccia 7D’ con sede a Milano, proprio a due passi dal ‘Corriere’ in via Moscova”, a “rischio idrogeologico”, concludendo infine il post come segue: “più che un ‘Salva Firenze’ sull’onda del ‘Salva Milano’, occorrerebbe un salvagente Firenze”. Qualche testata ha rinfacciato alla Procura milanese di aver utilizzato espressioni quali “democrazia urbanistica”. A questo proposito nel sopracitato post/email del 2012 si era avanzata una definizione di Postdemocrazia: “E’ quel regime nel quale il potere economico ha preso il sopravvento nei confronti del potere politico. Ad esempio, mentre trenta anni fa era l’urbanistica che regolamentava l’edilizia, oggi avviene esattamente il contrario: prima si costruisce e poi con una legge ‘ad hoc’ si rende legale ciò che si è costruito illegalmente. O più semplicemente, dopo aver incassato denaro pubblico, nemmeno si costruisce”. Successivamente in un esposto al CSM del 2023 sui delitti eccellenti ( https://www.civitasdemocratica.it/2023/12/28/al-consiglio-superiore-della-magistratura-3/#6 ), si era scritto che non va dimenticato il ruolo del Presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, la cui azione riformatrice ha riguardato “la legge urbanistica (legge regionale n. 71 del 1978) che riduceva drasticamente gli indici di edificabilità dei terreni agricoli e portava sulle spalle dei costruttori alcuni degli oneri per le opere di urbanizzazione prima a carico degli enti pubblici rappresentando un duro colpo per speculatori e costruttori abusivi; e la legge sugli appalti che favoriva trasparenza e imparzialità nella pubblica amministrazione, riformando anche il sistema di collaudo delle opere pubbliche”. Sulla deregolamentazione urbanistica, dopo l’esplosione del deposito ENI a Calenzano dello scorso dicembre, questi situato di fronte ad un grosso centro commerciale come ‘I Gigli’, a febbraio si è letteralmente sfidato sia la Procura fiorentina che pratese “ad indagare se negli ultimi 50 anni sia mai esistito un piano urbanistico degno di tale nome in quella che viene mitizzata come ‘Parco della Piana’” (allegato 4).
9) Come riporta il ‘Corriere della Sera’ del 22.7.25 ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/08/Corriere_220725.jpg ), l’inchiesta della Procura di Milano si basa essenzialmente sulle “indicazioni dell’ANAC-Autorità nazionale anticorruzione sulle corrette modalità di pubblicazione delle varianti urbanistiche che devono essere sostenute da forti motivazioni di interesse pubblico” e dalle nozioni di “consumo di suolo”. In un editoriale del 29.7.25 comparso su ‘Huffingtonpost.it’ viene evocata la legge Sullo (167/1962) che “stimolò la costruzione di nuovi insediamenti di edilizia residenziale pubblica per oltre 5 milioni di abitanti” ( https://www.huffingtonpost.it/blog/2025/07/29/news/lo_skandalon_di_milano_e_la_necessita_di_un_piano_casa_per_ceti_medi_e_studenti-19742458/ ). Curioso come fu proprio ad ANAC che il Sottoscritto si rivolse nel 2020 per indagare sulle anomalie del bando ‘Next Energy’ ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/05/Anac_050520.pdf ), ricevendo come risposta “si comunica l’archiviazione… in quanto il soggetto segnalato, società quotata, non rientra tra quelli vigilati da questa Autorità”; ed altrettanto curioso come nelle specifiche del progetto presentato si fosse fatto cenno proprio a quella legge degli anni Sessanta ad indicare, col senno di poi, che esisteva una certa filosofia in ciò che si era sviluppato. Vedasi paragrafo 11 dell’esposto all’Antitrust di giugno 2024 ( https://www.civitasdemocratica.it/2024/06/19/allantitrust-3/#11 ).
10) Sempre nella succitata segnalazione al Garante della Concorrenza di un anno fa, al paragrafo 6 era stato menzionato come si fosse tentato di chiedere al Politecnico di Milano la “loro disponibilità a fornire un under 35” per partecipare al bando milanese, quindi in epoca antecedente allo scandalo Superbonus. Nell’integrazione alla Procura di Firenze del 20.12.24 (allegato 2) si metteva in evidenza come il PoliMi avesse partecipato al convegno ‘Urbanpromo’, tenutosi a Firenze nel novembre 2024 ( https://urbanpromo.it/2024/eventi/convegno-scientifico-siev-prima-parte/ ), presentandosi con “la crescente disponibilità dei Big Data provenienti da fonti differenti (consumi energetici, emissioni in atmosfera, uso del suolo, mobilità, etc.) amplifica le potenzialità dell’uso dell’Intelligenza Artificiale nei processi di valutazione delle trasformazioni urbane e territoriali”; il tutto assai sovrapponibile con quanto riportato al paragrafo 11 a cui si accenna sopra: “Mappe energetiche con i GIS… In sintesi, una Google Energy costituita tra 3 layer principali: aria, energia, suolo”. Con un punto fermo, che anche con i rifiuti si fa energia. Si ribadisce inoltre che i Geographic Information System sono strumenti efficaci per il monitoraggio del consumo di suolo e deforestazione. Ciò che fu formalizzato a fine 2018 per il ‘Next Energy’ ed inviato in formato cartaceo al Garante, anticipava di un anno il recepimento della convenzione di Aarhus da parte della UE su “diritto alla trasparenza e alla partecipazione in materia ai processi decisionali di governo locale, nazionale e transfrontaliero concernenti l’ambiente” ( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Convenzione_di_Aarhus ).
11) Il Politecnico di Milano lo troviamo coinvolto, come informa il ‘Corriere Milanese’ del 17.8.25, nel progetto Cer.ca.Mi ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/08/Corriere_MI_170825.jpg ) “la prima comunità energetica di Milano”. Il progetto ‘Greenhouse’ presentato per il ‘Next Energy’ nel 2018 era proprio pensato per rendere la rete elettrica più flessibile e favorire l’autoproduzione, ma anche, un modo per mappare e quindi prevenire una probabile proliferazione incontrollata delle cosiddette Cer.
12) Sempre riguardo il PoliMi, si segnala infine quanto riporta ‘il Fatto Quotidiano’ del 9.8.25 ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2025/08/il_Fatto_Quotidiano_090825.jpg ), cioè che a Bologna il politecnico milanese “ha redatto il Psc (Piano strutturale comunale)”, vicenda su cui “La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo conoscitivo dopo aver ricevuto un esposto da cittadini che allineano i casi di 13 grandi palazzi cresciuti negli ultimi anni”.
Tutto ciò premesso,
– si pone all’attenzione dell’Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato se le informazioni riportate al paragrafo 3 della presente comunicazione in merito ai cassonetti Alia apribili senza chiavetta costituiscano o meno pubblicità ingannevole anche ai fini del conteggio della Tari;
– in merito alla delibera AGCM nei confronti di Novamont e sulla base di quanto esposto a giugno 2024 alla medesima Autorità ( https://www.civitasdemocratica.it/2024/06/19/allantitrust-3/ ), si mette a conoscenza della Procura di Milano i summenzionati fatti affinché essi possano risultare utili ai fini dell’indagine in corso relativa al ‘Salva Milano’ e/o “Grattacieli puliti” e di riflesso a quella relativa al bando ‘Next Energy’, svoltosi a Milano, ed indetto da Terna, Cariplo Factory e Fondazione Cariplo, essendo le tematiche ambientali tra le principali rimostranze incluse negli esposti dei cittadini milanesi che hanno dato inizio alle indagini.
– si mette altresì a conoscenza il Garante della Privacy per il passaggio di CDP-Reti a State Grid of China (vedasi paragrafo 6 della presente), sia ANAC per il pronunciamento di maggio 2020 sul bando ‘Next Energy’ (vedasi paragrafo 9 della presente).
Documenti allegati:
1) Foto scattata presso ‘Esselunga’ su D.L. 91/2017; 2) Integrazione del 20.12.24 depositata presso Procura di Firenze; 3) Integrazione del 6.6.25 presso Procura di Firenze e Prato; 4) Integrazione del 14.2.25 depositata presso Procura di Firenze e Prato.
Firenze, 4.9.25