giustizia

PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA

(Dott. Francesco LO VOI)

(Raccomandata n° 200438419166)

P.C.

PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE

(Dott. Luca TURCO)

(Raccomandata n° 200438419177)

On. F. Cafiero de Raho

(cafieroderaho_f@camera.it)

Procuratore Lo Voi,

in data 24.9.22 è stata inviata email a sportelloinformazioni.gip.tribunale.roma@giustizia.it (questa messa in copia a procura.roma@giustizia.it), per chiedere lumi sul procedimento N° 78635/2020. Dall’indirizzo di posta elettronica dell’Ufficio GIP nessuna risposta, mentre dal Vostro Ufficio (procura.roma@giustizia.it) quanto segue: “D’ordine del Procuratore della Repubblica, la presente e-mail non può essere usata per l’invio, la comunicazione o la notifica di atti processuali all’Ufficio del Pubblico Ministero”; a cui ho replicato il 30.9.22, ma che comunque non ha partorito alcun chiarimento sul destino del fascicolo (allegato 1). Pertanto si rammentano (e formalizzano) i seguenti punti:

1) E’ stato recentemente evidenziato da ‘il Fatto Quotidiano’ del 15.11.22 come Terna sia l’unico Transmission System Operator europeo “ad essere quotato in borsa” ( https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/15/terna-lanomalia-della-societa-pubblica-proprietaria-della-rete-elettrica-invece-di-ridurre-le-tariffe-versa-miliardi-di-cedole-a-cina-e-fondi-di-investimento/6864793/ ). Ciò rende ancor più risibile quanto decretato dall’ANAC, cioè di essere impossibilitata a “verificare la correttezza dello svolgimento del Bando di selezione ‘Next Energy’ edizione 2019 promosso da Terna e Cariplo Factory” in quanto “società quotata” (https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/05/Anac_050520.pdf). Di conseguenza ciò pone qualche dubbio anche sull’operato del PM della Procura che ha avuto in gestione il procedimento (Dott.ssa Terracina), ma che non ha rilevato nessuna anomalia, perché sarebbe come dire che la Procura di Torino non potrebbe indagare sulle presunte plusvalenze della Juventus perché quotata in Borsa.

2) Nella sopracitata email all’Ufficio GIP del Tribunale, si fa accenno alla raccomandata del 16.7.21 inviata al Dott. Cafiero De Raho della Direzione Nazionale Antimafia, oggi parlamentare, ove all’interno vengono affrontati temi quali quello dello spargimento dei fanghi, “questi resi possibile dall’articolo 41 del decreto Genova del novembre 2018”, nonché quelli sul “pericolo dell’assalto delle mafie al Recovery Fund” come “aveva già denunciato il Procuratore Generale di Napoli ad inizio anno”. Oggi quest’ultimo, a fronte di quanto successo ad Ischia, si è indirettamente pronunciato su un altro articolo del decreto Genova (art.25) per via che in “Campania il 65% degli immobili è abusivo: irritante prendersela col destino” ( https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/11/28/news/il_procuratore_generale_luigi_riello_in_campania_il_643_degli_immobili_e_abusivo_irritante_prendersela_col_destino-376472797/ ). Nella medesima raccomandata di luglio 2021 alla DNA si parla inoltre di software “per il processo di dematerializzazione di tutto il settore edile e di tutto il comparto della Pubblica Amministrazione che si occupa di infrastrutture, urbanistica, edilizia, gare d’appalto e autorizzazione”. Con annessa domanda retorica sulla corruzione: “ANAC si lamenta ma non può pronunciarsi su un bando dove viene presentato un progetto che potrebbe prevenire tali fenomeni nella PA?” (allegato 2). Vale la pena ricordare che nella documentazione originale per il bando ‘Next Energy’ del novembre 2018, quindi antecedente alla direttiva RED II sulle comunità energetiche dell’11.12.18 ( https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv%3AOJ.L_.2018.328.01.0082.01.ITA ), di cui copia cartacea ne è stata inviata all’Antitrust a dicembre 2018, viene citata la riforma urbanistica degli anni Sessanta di Fiorentino Sullo (“Legge 167/1962”), peraltro rievocata da ‘L’Espresso’ il 28.8.21 sul consumo di suolo ( https://www.civitasdemocratica.it/documents/next_energy/L’Espresso_290821.PDF ). Rimanendo quindi in ambito edilizio, se si guarda attentamente la puntata di ‘Report’ intitolata ‘110 e Lode’ del 30.5.22 dedicata al Superbonus per l’efficientamento energetico ( https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/110-e-Lode-c52bcf10-b87d-446c-ac11-5823a1719196.html ), sorge spontanea una domanda: è forse riuscita l’ANAC a prevenire quella che è stata definita come “Una delle più grandi truffe della storia della Repubblica”?

3) Il clima che si è creato, causa rincaro delle bollette, è bene evidenziato in un articolo di ‘TPI’ dove un manifestante di fronte alla sede nazionale di Cassa Depositi e Prestiti definisce questa come “una struttura dello Stato che ha la maggioranza delle azioni in Eni, Italgas, Snam e molte altre aziende energetiche responsabili della speculazione del costo delle materie prime che sta producendo l’aumento delle bollette” ( https://www.tpi.it/politica/roma-falo-bollette-cassa-depositi-e-prestiti-ladri-di-stato-20221003936168/ ). Come accennato nella email di settembre al Tribunale, la Procura di Roma sta indagando sui “mancati versamenti” degli extraprofitti di alcune società, tra cui ENI ( https://www.repubblica.it/economia/2022/09/13/news/extraprofitti_la_procura_di_roma_apre_un_fascicolo_sui_mancati_versamenti-365516858/ ); profitti che però sono suscettibili anche dell’andamento della borsa, come chiesto di indagare giorni fa alla Securities & Exchange Commission in qualità di cittadino USA ( https://www.civitasdemocratica.it/2022/09/13/to-the-u-s-securities-and-exchange-commission/ ). CDP è menzionata pure nell’esposto fatto alla Procura di Firenze di fine gennaio in merito al “probabile sotterraneo accordo avvenuto nell’estate del 2014 per la vendita del 35% di Cdp Reti (di cui Terna fa parte) a State Grid of China. In quanto asset strategico, di questo ne è stato informato il Copasir” ( https://www.civitasdemocratica.it/2022/01/31/alla-procura-di-firenze/ ). Questo si riallaccia inevitabilmente al summenzionato articolo del ‘Fatto’ sul versamento di “miliardi di cedole a Cina” (vedasi inoltre articolo ‘I tentacoli italiani di Xi‘, sull’ultimo numero de ‘L’Espresso’, “visto che è proprio dall’Italia che è nato tutto” nel “2014”).

4) A proposito di ENI, nell’esposto alla Procura di Firenze del 31.1.22 viene chiesto di sapere dalla Procura di Perugia ( https://www.civitasdemocratica.it/2018/09/21/alla-procura-di-perugia/ ) lo stato dell’arte del procedimento riguardo la denuncia del Sottoscritto sull’operato della Dott.ssa Condemi della Procura di Roma che con decreto del 10.1.17 archiviò senza dare preavviso, con il visto del Dott. Ielo, non un magistrato qualunque ( https://www.civitasdemocratica.it/documents/roma/Condemi_100117.pdf ). Se si osserva l’articolo dell”HuffingtonPost’ del 13.11.22 ( https://www.huffingtonpost.it/dossier/terra/2022/11/13/news/quelli_che_le_bollette_riescono_a_dimezzarle-10619691/

), un residente utilizza la ringhiera del balcone come superficie per posizionare il pannello fotovoltaico. In un’integrazione del fascicolo depositato anni fa in Procura a Roma (n° 9900/15) del 24.6.16 (copia di questa inclusa anche nell’esposto a Firenze il 31.1.22 ed in cui si segnalava pure l’anomalia “della gestione degli appalti da parte delle Coop” oggi sotto i riflettori della Procura di Latina), veniva chiesto di fare luce su come fosse stato possibile che, dopo aver ipotizzato all’ufficio brevetti di Firenze nel gennaio 2016 lo sviluppo di infissi fotovoltaici per favorire l’autoconsumo collettivo nei condomini, mesi dopo fosse comparsa la pubblicità dell’ENI riguardo tecnologie fotovoltaico a “film sottile” (“SI CHIEDE… sulla base di quali report ed informazioni aziendali ENI ha deciso di impostare la sua politica industriale sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in special modo da pannelli fotovoltaici facilmente integrabili nelle abitazioni come infissi”). E rileggendo il decreto di archiviazione di cui sopra del 2017 dove sta scritto che le vicende esposte “essendo peraltro prive del carattere della novità ed attualità, non presentano, con riferimento alla possibile rilevanza dei fatti, alcuna interessante specificità e consistenza, e quindi concreta suscettibilità di riscontro sul piano investigativo” (la Procura di Firenze ha, sulla Fondazione ‘Open’, quantomeno indagato), e confrontandolo con l’operato della Dott.ssa Terracina che ha motivato la richiesta di archiviazione del 9.9.20 (allegata) con la mancanza di “specifici elementi indizianti”, malgrado sul tema fanghi in agricoltura ci fosse un’indagine scottante a Brescia, l’impressione è che sui temi energetici-ambientali – almeno per quanto riguarda le vicissitudini di chi scrive – su Codesto Ufficio sia calato una sorta di segreto di Stato.

Tutto ciò premesso,

si CHIEDE, essendo l’opposizione alla richiesta di archiviazione stata depositata presso la segreteria della Dott.ssa Terracina in data 7.6.21, di verificare quantomeno l’esito della trasmissione dalla Procura al Tribunale.

Documenti allegati:

1) Email all’Ufficio GIP Tribunale del 24.9.22 e del 30.9.22 alla Procura; 2) Raccomandata alla Direzione Nazionale Antimafia del 16.7.21;

Firenze, 5.12.22

Giovanni Amaducci

 

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