quirinale.it

quirinale.it

PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

(via raccomandata)

CC: lettere@corriere.it, info@rosselli.org, stefano.merlini@unifi.it, ginevra.cerrinaferoni@unifi.it, espresso@espressoedit.it, posta@associazionemagistrati.it, cng@partitodemocratico.it, rubrica.lettere@repubblica.it, michele.ainis@uniroma3.it, COMM-REP-IT-INFO@ec.europa.eu, Camera, Senato

Egregio Presidente,

alla vigilia della ‘Festa della Liberazione’ il quirinalista del ‘Corriere’ ha definito “catastrofico” l’attuale sistema di voto, ed in virtù di ciò le varie associazioni politiche sembrano essere avviluppate nel più profondo egotismo.

Come ventilato da qualche quotidiano, forse un Governo presieduto da un giudice costituzionale potrebbe essere la soluzione ideale per riscrivere la legge elettorale; ma a questo punto, come già sollecitato al Parlamento (allegato 1), altrettanto necessaria dovrebbe essere una legge sui partiti.

Sul tema, ad un convegno tenutosi al ‘Circolo Rosselli’ di Firenze qualche settimana fa dal titolo ‘Una legge sui partiti. Attuare l’art. 49 della Costituzione’ (allegato 2), presenti i Proff. Pasquino e Merlini, per bocca della Prof.ssa Cerrina Feroni è venuto fuori che ad esempio in Spagna l’atto fondativo di un partito deve essere pubblico e depositato presso il Ministero dell’Interno: già questo sarebbe un enorme passo in avanti. Se poi, come già succede per le fondazioni culturali, anche i bilanci di una qualsiasi compagine politica avranno l’obbligo di essere portati in Prefettura, tanto di guadagnato.

Così stando le cose, nessuno è veramente responsabile nei confronti del corpo elettorale, ed anzi spesso vengono attuate riforme le cui precise modalità non vengono mai annunciate prima delle elezioni; vedasi quella sulle intercettazioni, che come ha dichiarato l’attuale Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, “blocca il sistema, lo rende meno efficace” (‘L’Espresso’, 15.4.18).

Come nelle favole, siamo passati dal Cavaliere del milione di posti lavoro, poi dal Principe della rottamazione, per arrivare agli Elfi del reddito di cittadinanza; e se un partito – per paura o arroganza non ha importanza – in Tribunale risulta “contumace” (allegato 3), probabilmente è perché può avvalersi del fatto di essere considerato, da un punto di vista giuridico, “al pari di un circolo bocciofilo” (M. Ainis, ‘la Repubblica’, 16.2.18).

Se non ora, quando?

Documenti allegati:

1) Email all’On. Di Giorgi del 12.4.18; 2) Locandina convegno ‘Circolo Rosselli’ del 16.4.18; 3) Verbale udienza Amaducci/PD presso Tribunale Civile di Firenze dell’8.3.18;

Firenze, 2.5.18

Giovanni AMADUCCI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Navigation