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Firenze, 20.1.13

“In una regione dove, secondo Quiriconi e Gramolati, si è investito negli ultimi 20 anni solo in una più ghiotta rendita immobiliare o commerciale e poco o niente sull’industria”(‘la Repubblica-Firenze, 13.1.13’): sembra il discorso di una bell’addormentato nel bosco, però non appena baciata in fronte, ma semmai imbottita di caffeina dal principe del gruppo Nespresso.

What else?

C’è che “O si mettono lavoro e sviluppo al centro o con un paese con un miliardo di ore di cassa integrazione e il 37% dei giovani disoccupati non si va da nessuna parte” (A.Gramolati)

A quest’ultimo gli è sfuggito “al centro”, perché né il centrosinistra né il centrodestra sembrano essersene occupati molto in tutti questi anni.

Whal else?

C’è che non è del tutto vero che “non si va da nessuna parte” perché qualche Valchiria in quale direzione galoppare lo sa bene: quando arriverà a destinazione, verrà nominata Ministro della Cassa Integrazione e degli Ammortizzatori?

What else?

C’è che se si è investito “solo in una più ghiotta rendita immobiliare o commerciale” (A.Gramolati) cosa ne sarà della Richard-Ginori? O è già stato deciso da tempo di farci appartamenti con annesso l’ennesimo outlet? Visti bilanci in perdita da circa 10 anni il cui totale che oggi ammonta a 80 milioni circa, a nessuno si è mai accesa una lampadina?

What else?

C’è che come hanno affermato i cassintegrati della suddetta azienda “Questa cosa ha il sapore del canto del cigno morente” (‘Corriere Fiorentino’ del 15.1.13).

Più che battersi ‘Perunaltracittà’, c’è bisogno forse di un’altra Provincia? (spiace contraddire ‘Repubblica-Firenze’ del 19.1.13 ma durante il corteo a Sesto sotto il Gonfalone della Provincia c’era solo il Presidente: certi dettagli non dovrebbero essere taCiuti)

What else?

C’è che se davanti ai cancelli della Ginori a manifestare due giorni fa c’erano anche i lavoratori licenziati della Galileo Vacuum System di Prato, che tra l’altro produce film sottile per pannelli fotovoltaici, si fa più incalzante il dubbio: c’è bisogno forse anche di un’altra Regione? (che fa rima con informazione)

E allora chissà se all’Assessore alla Cultura ‘provinciale’ non gli venga in mente di proporre al ‘Mangio’ Musicale fiorentino il ‘Lago dei Cigni morenti’: visti i fondi, la coreografia non sarà certamente al livello di Béjart, ma se la rappresentazione dovesse avere successo, ci sono ottime probabilità che riesca a diventare Ministro del Salotto e Porcellane.

What else?

C’è che l’allora ‘piccolo principe’ della fiaba di Saint-Exupèry, quando è diventato Presidente della Provincia quasi nove anni fa, dove era con la testa, se non alle prese con i suoi giocattoli multimediali? O già allora si era invaghito di Monna Lisa (che non è un quadro di Rosai), e dei suoi “magheggi”? Diventerà un giorno Ministro delle Foto Opportunità? Oppure Ministro delle Inosservanze Ambientali visto che se ne è infischiato di sollecitare la riattivazione dell’Osservatorio sulla TAV? (comunque sia a livello di biossido di azoto a Firenze non siamo messi male)

What else?

C’è che a furia di “infischiarsene”, qualcuna ha ancora intenzione di diventare Ministro delle Crepe Scolastiche? ( http://en.wikipedia.org/wiki/Crêpe ). Così fosse, si dovrà decidere se gusto nutella o cemento.

E i Garanti sono pronti con le loro liste pulite e ‘ambientaliste’? A fronte di questi comportamenti “negligenti” (‘la Repubblica-Firenze’,18.1.13) che dicono? E’ finita la garanzia, o si deve aspettare l’avviso ufficiale?

“Non è mai troppo tardi” diceva il maestro Manzi. Bisogna allora “che le istituzioni siano tutte unite” (A.Barducci).

E allora sarà sicuramente soddisfatto il Presidente del Comitato Toscano contro le Ecomafie nel leggere sul ‘Correre Fiorentino’ che il meccanismo che governa le opere pubbliche è ormai da cestinare, “Compreso il discutibile criterio dei ribassi d’asta, che tutto sembra garantire tranne che la qualità degli interventi” (P.Ermini, 18.1.13).

E’ che né il ‘piccolo principe’, né il suo maggior competitor, durante le ‘primarie’ sembrano aver voluto affrontato di petto, almeno a parole, il problema dell’infiltrazione della criminalità organizzata nella gestione dei subappalti.

Del terzo livello, ovvero dell’Innominato (che fa rima con dimenticato), cosa ne sarà mai?

Come è stato ricordato il 26.11.12 via email (in calce) all’ex Assessore alla Cultura di Firenze oggi in Regione, “il 13.11.12 presso il liceo classico ‘Michelangiolo’ in occasione del quinto ciclo ‘Società italiana e criminalità organizzata’, Luciano Brancaccio dell’Università Federico II di Napoli ha ricordato come presso di loro è in corso uno studio sulla grossa espansione della mafia cinese e della camorra a Prato. Mentre Vincenzo Scalia dell’Università di Bologna ha fatto menzione al fatto come tutta la movimentazione delle terre per l’Expo di Milano è stato appaltato alle cosche dell’ndrangheta”; nonché gli fu ricordato che di lì a giorni sempre presso il suddetto liceo fiorentino si sarebbe svolto l’incontro su ‘Colletti bianchi e altri compari’: guarda caso sulla TAV fiorentina chi gestisce il trasporto e movimento terra sembra essere una ditta in odor di camorra.

Tra Regione e Italferr sarà un bel braccio di ferr.

Dobbiamo allora batterci per un’altra stagione?

Con le ‘rivoluzioni civili’, quando ex magistrati presidiano la politica, alla lunga si rischia di arenarsi e di ottenere l’effetto contrario. Ma in realtà, non è come se i cittadini, pagando caro il biglietto, fossero costretti a starsene seduti in platea al Teatro dei Sarcofaghi Erranti?

Cordialmente

Giovanni Amaducci

(Ministro ad interim delle Parole al Vento)

Pensierino Senectutis: quando in tarda età nonna Elisa porterà la sua nipotina al ‘Centro Commerciale Ginori’ e le spiegherà: “Vedi qui molti anni fa c’era una fabbrica che faceva tante belle cose per la casa”, ella risponderà “Ma adesso! non c’è più?”. “E’ una lunga storia, forse allora abbiamo chiuso un occhio. Quasi due”, sospirerà nonna Elisa. “Come la Bella Addormentata?” chiederà la piccola. Si sa, i bimbi dicono sempre la verità. Ma come nei vecchi film di cowboys, speriamo che arrivino i nostri. What else?

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