Il ‘mago’, ‘Una Tosta’, Il Sindaco, Il Presidente (foto Eunomia)

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Firenze, 12.11.15

Sicuramente non vi è nessun legame tra la lettera al Procuratore di Catania che il Sindaco di Firenze ha ricevuto in copia per email lo scorso 16.10.15 nella quale si fa riferimento ad una precisa domanda sulla gestione della Movida ( www.civitasdemocratica.it/documents/apis/salvi_161015 ), e la decisione dell’UNESCO di imporre un ultimatum al patrocinio nei confronti del capoluogo toscano a causa, come riporta ‘Libero’ il 19.10.15, del suo degrado ( http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11839594/Firenze-degradata-dall-Unesco–suk.html ).

Se il primo cittadino fiorentino fosse venuto lo scorso giugno all’incontro con i residenti di via Palazzuolo se ne sarebbe reso conto di persona invece che lasciare l’onore al presidente del Quartiere 1 Sguanci, per l’occasione tutto tirato a lucido, che come lo definisce ‘il Reporter’ – “free press renziano” ( http://www.ilgiornale.it/news/politica/babbo-renzi-maxi-appalto-puntava-sui-big-margherita-1176238.html ) – è un “Ripescato dalla politica quando aveva (quasi) deciso di lasciarla” ( http://www.ilreporter.it/articolo/118482-il-nuovo-presidente-sguanci-riparte-dalla-movida ): della serie che se ci avesse lasciato soli ed indifesi, ci sarebbero stati per la disperazione suicidi di massa. Sembra che l’abbiamo scampata bella. Anche se quella sera dai commenti dei partecipanti, come ad esempio quello della Prof.ssa, nonché residente Marta Baiardi, c’è da domandarsi dov’erano i politici da circa 7 anni a questa parte: quest’ultima pur avendo sollecitato da tempo chi di dovere, ha reso bene l’idea che era come se avesse ricevuto un freddo “Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare”.

E comunque alla precedente amministrazione era già stato dato un buffetto che in quella zona gli immobili avevano perso parte del loro valore ( https://www.civitasdemocratica.it/2013/12/14/congiura-de-passi/#Pensierino ). Ed anche il Consolato statunitense per un certo periodo qualche campanello d’allarme l’aveva suonato ( www.civitasdemocratica.it/documents/usa/obama_220214 ).

Nel succitato articolo di ‘Libero’ la giornalista se la prende in primis con gli immigrati, dimenticando che il Paolo e Francesca immortalati nella foto, visto che scomoda la Fallaci, sono di pura razza ariana (probabilmente statunitensi). Anzi se va a controllare di persona, sul sagrato della chiesa di S.Spirito coloro che imbrattano e lasciano rifiuti sono quasi sempre turisti stranieri (in prevalenza statunitensi), ed italiani: a questi ritmi si dovrà costruire il Ponte sullo Strutto? Immigrati praticamente zero. Che però spacciano ad uno degli angoli della piazza. Ora che ci sono le ronde basterebbe che i Carabinieri per portarli al fresco, vestiti in borghese, aspettino che qualcuno di loro gli chieda “Fumo?”. Ma…

Ma come è possibile che chi, grazie all’Expo, si vanta di aver avuto un successo planetario di immagine (bilanci permettendo), malgrado le innumerevoli segnalazioni, abbia trascurato alcune vie e piazze del centro storico di Firenze per così tanto tempo? Prima che qualcuno venga bollato come “incapace”, sorge un altro dubbio: colui che fu nominato dall’allora Sindaco di Milano Moratti a gestire in prima persona l’esposizione meneghina, ha ricevuto solo qualche pacca sulla spalla dall’attuale Governo Non Eletto, o il degrado fiorentino è stato scientificamente voluto?

Ovvio che in occasione della visita del Santo Padre si è fatto il possibile per tirare il tutto a lucido, come è successo sul sagrato di S.Spirito lo scorso settembre poche ore prima il matrimonio del portavoce di un membro dell’attuale esecutivo.

Ammesso e concesso che chi gestisce il neo centro scommesse in via Palazzuolo, aperto proprio a due passi dalla scuola materna ‘Rucellai’ (a proposito di ‘Buona Scuola’ ) sia africano, cinese, o indiano, non ha importanza: ma i soldi per aprire tale attività da dove sgorgano?

O avremo il primo esempio di ‘Buona Sola’ della deputata Ascani? ( http://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2015/10/20/foto/pd_la_gaffe_di_anna_ascani_twitta_labuonasola-125514791/1/#1 )

E comunque, come mai solo dopo che nella “resa dei conti tra marocchini e turchi son volate le bastonate” (‘Corriere Fiorentino’, 27.8.15) il Sindaco di Firenze si è deciso a mettere le volanti 24 ore al giorno? Costui lo si è finalmente visto in bicicletta il 9 settembre sul luogo del delitto. Un caso?

Facciamo un passo indietro. In altre città anni addietro alcuni quartieri sono stati lasciati volutamente degradare per permettere agli investitori immobiliari di poter acquistare ad un prezzo di favore. Ed infatti sul ‘Corriere Fiorentino’ del 5.9.15 si legge: “Palazzo Vecchio incassa 900 mila euro grazie all’investimento immobiliare di un privato… In piazza San Paolino… partiranno i lavori per realizzare un albergo a cinque stelle all’interno dell’ex Monte dei Pegni. Si tratta di un intervento di grande valore: per recuperare l’immobile da 10mila metri quadrati, una società del colosso alberghiero Accor ha previsto un investimento di 40 milioni di euro”. Solo 900 mila euro per un immobile di così vaste proporzioni nel centro storico?

“Vittoria!!” strilla il direttore del ‘Corriere Fiorentino’ Paolo Ermini dal fanzine di parte bianca, la squadra del calcio storico del quartiere di S.Spirito. Sì ma poco più in là il gestore del negozio di ortofrutticoli di via S.Agostino si lamenta che “questo una volta era un quartiere popolare”.

Va comunque riconosciuto che se il centro-dx fiorentino avesse governato e trascurato alcune vie del centro storico allo stesso modo, qualche professore avrebbe organizzato la solita fiaccolata, il vignettista Staino dalle pagine de ‘l’Unità’ avrebbe travestito da Che Guevara il suo personaggio Bobo che caccia i reazionari da Piazza Signoria, il bischeraccio di Vergaio (autentico uccello di bosco) si sarebbe fatto profumatamente pagare una serata in Piazza S.Croce a difesa della Costituzione messa a rischio dai barbari.

D’altro canto i quotidiani sembrano preoccuparsi più dei burattini che dei burattinai e fa sorridere leggere che “Libero è libero e basta” perché la VW gli avrebbe tolto le inserzioni pubblicitarie a causa dei suoi articoli scomodi. E’ un raggio di luce, ma si sa chi c’è dietro; come si sa chi c’è dietro ‘il Giornale’; e anche ‘l’Unità’ ( http://www.lettera43.it/economia/media/eyu-e-il-pd-la-rete-di-relazioni-nei-media-di-renzi_43675218657.htm ): tutti ‘editori’ che non hanno bisogno degli 80 euro per sbarcare il lunario. Non parliamo poi di ‘Corriere’ e ‘la Repubblica’ sennò facciamo notte, ma si salvi chi può.

Tornando a Firenze, qui non si sta tentando di passare per il Virgilio 2.0 che ammonisce ed è bravo solo a criticare. Perché ad esempio il trasferimento/apertura della Biblioteca Thouar da Piazza S.Spirito a Piazza Tasso è uno splendido esempio di come questa amministrazione comunale le cose le sa fare eccome. Sono le luci e ombre che infastidiscono, il dover stare continuamente a fare da accompagnatore/trice morale che stanca, il non ricevere risposte quando si chiede “E i soldi per aprire tutti questi locali come fossero funghi da dove arrivano, tutti puliti?” ( https://www.civitasdemocratica.it/2014/10/17/do-do-re-do-fa-mi/ ).

Alla presentazione dell’Albo d’oro dei gestori ambientali svoltosi a Rimini il 5.11.15 durante ‘Ecomondo’, Franco Lattanzio, Vice Questore del Corpo Forestale, ha testualmente detto che la “trasparenza evita che si formino sacche di illegalità”.

L’ex Sindaco La Pira nel lontano ottobre 1955 inviò un telegramma a Pio XII ove si legge “Vostro insegnamento circa trasformazione coesistenza timore et errore in coesistenza verità et carità est per noi lampada che fa luce nostri passi et nostro cammino stop”: a chi bisogna rivolgersi, forse al boss Lampada per chiedere “verità”?

Con la curiosità di un bambino, sicuramente l’attuale Sindaco avrà chiesto al Santo Padre, durante il soggiorno fiorentino, che fine hanno fatto l’oro, l’incenso e la mirra che Giuseppe e Maria ricevettero in dono dai Re Magi. Analogamente, sempre in nome della trasparenza, molti vorrebbero sapere che fine hanno fatto le note spese della precedente amministrazione.

Fare dei processi sommari su eventuali errori di gioventù degli avversari politici è anche un limite di chi si erge a moralizzatore della stessa, e può darsi che “a sinistra operazione densa di ideologismo”; ma non è stato proprio il Sindaco di Firenze ad essere andato in TV a dire che il Sindaco di Roma ha mentito ai suoi cittadini sugli scontrini? Chi semina vento… E non è stato sempre lui a chiudere la campagna per le europee in Piazza Signoria gridando alla folla “Giù le mani da Berlinguer”? Verrebbe da aggiungere, “Giù le mani dagli scontrini”.

E non è stato il suo precedessore a menarla in tutte le salse quando si trattava di farsi pubblicità sugli Open Data nella pubblica amministrazione? Se aveva/ha difficoltà di mettere on-line le note spese, perché non ha chiesto aiuto ad un noto ‘dadaista’ fiorentino oggi in forza a Palazzo Chigi sull’agenda digitale? A meno che quest’ultimo non stia sudando sette camicie su Telecom. Come peraltro aveva fatto presagire Raffaele Tiscar (“posizionamento del Governo difficile in campo Telecom”), Vice Segretario Generale presso la Presidenza del Consiglio, alla 2a Conferenza Nazionale Cyber Security Energia, tenutasi a Roma il 24.9.15 ed organizzato da ‘EnergiaMedia’: dopo 20anni siamo passati dai capitani ai corsari coraggiosi? Tanto rumore per nulla?

Uno poi non fa in tempo a scrivere “La Capitale ora può girare pagina” (G.Pedullà, ‘La NotiziaGiornale’, 31.10.15), che nella città eterna scoppia un altro bubbone; ma persino Papa Francesco sembra abbia chiesto “C-h-i-a-r-e-z-z-a” in merito alle (chiamiamole così) note spese in Vaticano. Tra parentesi, ora si spera che a qualcuno, visti i precedenti, non venga in mente di portare tutti i membri del Conclave dal notaio per fare dimettere il Pontefice.

Per farla breve, non si rischia così di far diventare Palazzo Vecchio, riprendendo il titolo dell’ultimo libro di Claudio Magris, un ‘Non luogo a procedere’?

Chissà se per risolvere il ‘Florenceleaks’ si dovrà chiedere aiuto alla figlia del direttore Ermini, visto che lavora/va in Comune, per andare a prendersi furtivamente il malloppo, ammesso che sia ancora lì: potrebbe essere l’ultima chance, dopo averlo ripetutamente sfiorato, di ricevere il premio Pulitzer. O quest’ultimo ha forse il timore che gli licenzino la figliola e che lo mandino a dirigere ‘Il Corriere del Mendrisiotto’, come più o meno è successo al suo ex direttore?

Speriamo in un atto di coraggio perché aveva dato l’impressione di dare vita ad un nuovo rinascimento del giornalismo fiorentino quando alla presentazione del libro intitolato ‘Il bello dell’Italia, il Belpaese visto dai corrispondenti della stampa estera’, presentato il 28.9.15 al ‘Circolo Rosselli’, come prima cosa disse: “Leggendo questo libro ho imparato un mucchio di cose”. Infatti nel contributo del collega cinese Ma Sai e tifoso rossonero, si legge: “Il Milan vinceva la coppa dei campioni nel 1994 proprio quando Berlusconi era diventato Premier. Il successo del Milan è stato una buona pubblicità per lui”. Ma Dai.

E al think tank ‘Eunomia’, di “alta formazione politico istituzionale”, dove il Sindaco si è formato, non gli hanno insegnato chi pronunciò la frase “O la democrazia è trasparente o non è”? Fosse poi solo un problema di note spese: quante volte si è chiesto lumi sull’origine dei finanziamenti della ‘Fondazione Open’? Ogni giorno che passa, risulta sempre più probabile che ci siano quelli di ENI ed ENEL ( http://www.lanotiziagiornale.it/pubblicita-occulta-la-rivista-dellenel-fa-luce-sugli-amici-di-renzi-e-carrai/ ).

Il buon giorno si vede sin dal mattino, ed infatti il nome del responsabile relazioni esterne di ‘Eunomia’ compare nella locandina ‘Americani a Firenze’ organizzato a Palazzo Strozzi nel 2012 ( http://www.palazzostrozzi.org/allegati/credits_americani_a_firenze.pdf ). Tra gli sponsor, oltre al patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, vi sono Bank of America Merril Lynch e The Boston Consulting Group. Il gruppo di consulenza bostoniano fa anche parte di un’altra associazione chiamata ‘Diplomatia’ ( http://www.diplomatia.it/Engine/RAServePG.php/P/287510010608 ) dove i nomi ENI, ENEL, Terna, nonché rappresentanti della stessa ENEL (Patrizia Grieco, pure in ANIMA holding), Intesa (Carlo Messina, l’uomo delle commissioni bancarie), JPMorgan (Stefano Balsamo), fioccano da tutte le parti. Questo per citarne alcuni, ma si potrebbe continuare perché rispunta come una primula Bank of America Merril Lynch e la new entry Banca Popolare Emilia Romagna. E dove tra i soci istituzionali compare pure la CONSOB…

Secondo un articolo di Renato Brunetta pubblicato su ‘il Giornale’ del 15.2.15, la banca romagnola tra il 19 e il 23 gennaio 2015, periodo in cui il Governo non Eletto varava il decreto sulla trasformazione delle popolari in Spa, ha avuto un balzo in borsa del +22,31%. Per i tassonomici Banca Etruria +62,17% (i Boschi in Etruria vanno salvaguardati, forse per questo il Corpo Forestale non andrebbe soppresso).

Per gli amanti del gossip dentro ‘Diplomatia’ regna la contessa Marisa Pinto Olori del Poggio ( http://www.lettera43.it/economia/finanza/marisa-pinto-olori-del-poggio-nobile-vicina-a-chaoqui_43675222150.htm ), ma un indizio importante di tutto questo cipiglio magico lo si era dato quando si segnalava come tra gli sponsor dell’RFK Center di Firenze – speaking truth to power – ci fosse proprio ENEL ( https://www.civitasdemocratica.it/2015/01/22/any-human-left/ ), oltre a Cisco e Bosch (non Boschi questa volta).

Misteri della globalizzazione. E della rottamazione: Matteo-Francesco 0-1.

Ora dopo aver messo in cantiere la legge elettorale grazie ad ‘Una Tosta’ (Ed Giunti) ed il probabile contributo di un ‘mago’ ( http://www.eunomiaonline.it/tag/dario-nardella/ ), sembra che i riformatori eunomisti stiano cucinando l’Italicum 2.0 dove la lista che ha partorito la legge potrà decidere, in base ai sondaggi, se fare il ballottaggio apportando in corsa le opportune modifiche. Sarà giudicato incostituzionale? Ma basta cambiare il nome della Costituzione in Prostituzione ed il gioco è fatto! Beninteso, il nome verrebbe da Prost, l’ex pilota di Formula 1, per rendere bene l’idea della velocità.

Ma quando arriverà il giorno in cui si parte dal presupposto che ciò che si legifera può diventare obsoleto dopo un periodo di 10 anni, e che quindi bisogna fare una riforma elettorale in modo che vinca chi ha le idee migliori e non necessariamente chi ha più soldi nel salvadanaio? Quattrini poi che per legge non dovrebbero avere segreti sulla loro origine ( http://www.opensecrets.org ).

Altra perla è stata quella da parte di un altro uccello di bosco (non Boschi, ci mancherebbe), ed al quale a suo tempo era stato consigliato di terminare le piste ciclabili, di pizzicare in TV l’oramai dimissionato Sindaco di Roma sulle buche delle strade. Infatti se uno scende in bicicletta dalla via Faentina, la parte di strada fino alla salita del Salviatino dove si sono svolti i mondiali di ciclismo 2013 è perfettamente asfaltata. Dopodiché, fino all’entrata in Firenze, sembra di ballare come nel film ‘Apollo 13’ nella scena finale del rientro in atmosfera.

Ai suddetti mondiali la migliore battuta tra i residenti che avrebbero dovuto subire i disagi del traffico fu “UNESCO di casa”.

Proviamo a fare meglio, o almeno ci si prova: il Sindaco di Firenze, moralmente parlando, ha bisogno dell’UNESCO o di un’ESCORT?

Cordialmente
Giovanni Amaducci
(Civitasdemocratica.it)

Pensierino dello Scontrino: a Firenze c’è la Casa dello Sconto. A quando quella dello Scontrino?

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